martedì 14 febbraio 2012

Un anno dopo...senza smettere di sognare




Esattamente un anno fa’ mi imbarcavo, solo, su un volo diretto a Longyearbyen, in cima al mondo. Nervoso, preoccupato, con mille dubbi in testa in vista dei tre mesi di vita nell’Artico. Forse solo ora riesco a fare mente locale su cosa sia significato per me quel 14 febbraio. 
Da quel giorno tutto è cambiato: sono stato catapultato in una realtà dura, intensa e meravigliosa, ho conosciuto persone eccezionali che mi hanno insegnato come l’attitudine e la sostanza siano molto più importanti della forma. Ragazzi con un coraggio, un entusiasmo che neanche credevo potessero esistere che hanno rappresentato per me uno stimolo enorme.

Lassù sono cambiato anch’io, non so dire se in meglio o in peggio, ma sicuramente sono tornato diverso. Stefano Poli, svalbardiano da 17 anni, lassù prima di ripartire mi disse: “Torni a Milano?...dopo quello che hai fatto qui non sarai più lo stesso, ce la farai a riabituarti?” Aveva ragione, mi sono riabituato alla quotidianità, alla bici nel traffico, alle comodità, ma allo stesso tempo le mie prospettive sono decisamente cambiate. Sono tornato affamato di nuove esperienze, pieno di stimoli ed idee, con una testa diversa, sempre più convinto che il rimettersi sempre in gioco ed in discussione non sia facoltativo ma necessario. 

Tanto è poi successo, grandi soddisfazioni, momenti difficili mentre altre cose splendide sono in divenire, sempre cercando di guardare avanti. Come dice mio padre “nel partire non si sbaglia mai”, vero. 

Ringrazio di cuore tutti i compagni di avventura alle Svalbard e tutti quelli che ci hanno seguito su queste pagine, spero che questo blog possa essere un’ispirazione per chi ha dei sogni, e vuole realizzarli.

un estratto del video che è il pallido sunto delle mille emozioni vissute la scorsa primavera. 


Se volete invitarmi a raccontarvi di persona questa esperienza a supporto del video, contattatemi direttamente riccardo.scotti(at)alice.it