sabato 19 febbraio 2011

In cima al mondo! ma quale? non sembra neppure di essere sulla Terra

Sono ancora vivo, lo giuro! (F.Galgano)
Mi è estremamente difficile riassumere quanto successo in questa incredibile settimana...
Sono successe talmente tante cose che ho solo in testa una gran confusione ma un grande sorriso stampato in viso.



14-15 febbraio 2011:
Riassumo per sommi capi...il viaggio:
Malpensa-Copenhagen-Oslo-Tromso-Longyearbyen.
Troppo sintetico? 

Tensione, nervosismo...3 mesi via da casa? mai successo, tante incognite, tante cose da scoprire, un taglio nettissimo e tremendo alla quotidianità meneghino-valtellinese. 
Nell'enorme aeroporto di Copenhagen trovo per puro caso una ragazza svizzera diretta anch'essa all'UNIS per gli stessi miei corsi e che alloggia nella stessa barrak! (le coincidenze).

Dopo una notte piuttosto gelida rotoliamo sull'aereo per Oslo e, dopo una serie di noiose procedure doganali, riusciamo a fare una decente colazione prima dell'ultimo aereo per Longyearbyen. 
Partiamo sotto una fitta nevicata ma in breve, scalando il mondo, il tempo migliora...sotto di noi passano in sequenza i millemila laghetti del crinale Scandinavo, fino alle Lofoten che mi tengono incollato al finestrino. L'atterraggio a Tromso è favoloso, l'aereo passa fra montagne bellissime in uno splendido sole nordico. 


atterraggio a Tromso


















Anche a Tromso ci obbligano a scendere dall'aereo per mostrare per l'ennesima volta il passaporto. Quando arriva il mio turno il frontaliere sghignazza un maldestro: "ahh italiano!, hahaha" che mi sa tanto di "no alpitur? haihaihaihai"...
Dopo poco torniamo a piedi sullo stesso aereo e ripartiamo per le Svalbard. 
Questa tratta la consiglio a tutti i geografi del mondo, si "scala il nostro pianeta" fino a quando il sole tramonta verso sud sotto una mare di nuvole di mille colori. Iniziano le isole e scompaiono le nuvole, voliamo bassi su fordi ghiacciati, ghiacciai, montagne bianchissime fino all'atterraggio a Longyearbyen. 


il sole tramonta a sud dietro di noi...dove stiamo andando??




















Mi ero preparato mentalmente a questo momento talmente a lungo che credevo passasse liscio come l'olio...ed invece, una scossa di adrenalina ingredibile ed a stento sono riuscito a reprimere un emozionato "WOW"! Non può essere il pianeta Terra, il cielo non può assumere questi colori, le montagne non possono essere così geometricamente perfette...tutto è rosa, viola, azzurro e bianco come nelle rappresentazioni degli altri pianeti nei film di fantascienza. 
la luna è sempre presente, ed i colori impazziscono


















Uno scarcassato pulmino marchiato UNIS, completamente coperto di ghiaccio ci porta in pochi minuti alle nostre barrak e possiamo così sistemarci nella nostra nuova casa...barrak n°3 stanza 205, secondo caldissimo piano, c'è una cucina e salotto per 10 persone e due bagni. 
Le ore successive sono un tumulto di incontri, presentazioni, nomi impronunciabili di ragazzi e ragazze arrivati qui dalla vicina Norvegia ma anche dalla Francia,dalla Svizzera,dalla Polonia, dalla Germania, dall'Inghilterra e persino dal Canada! Non sono l'unico italiano, Roberto di Trieste http://svalbard2011.blogspot.com/ è già qui dal giorno precedente. 

le Barrak di Nybyen

Barrak n°3, la mia casa per i prossimi 3 mesi





2 commenti:

  1. eilà riky, in cima al mondo... mitico!
    seguirò (anzi seguiremo) le tue avventure da qui... ciao, linda&ivano

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  2. Ciao super Riki,
    io e Fra abbiamo scoperto, solo poco fa, il tuo fantastico ed irreale blog e... non riusciamo più a staccarcene.
    Con piacere "ti seguiremo" in questa tua "ag-ghiaccia-nte" (battuta forzata) avventura.
    Un abbraccio da Andalo.

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