venerdì 15 aprile 2011

una buona notte alla notte...

Ci siamo! quando sono arrivato qui il 15 febbraio avevamo solo poche ore di luce al giorno ed il sole lo abbiamo visto solo 20 giorni dopo...adesso non si riesce più a distinguere il giorno dalla notte e fra pochi giorni il sole non tramonterà più dietro le montagne di Longyearbyen. Niente è normale e scontato in un posto del genere. Con l'impegnativo corso di permafrost stiamo scoprendo che non solo i ghiacciai qui sono complessi ma anche le valanghe ed il terreno si comportano in modo molto molto "strano". Abbiamo sotto i piedi centinaia di metro di terreno completamente congelato, cose che manco alla Sirta o a Piantedo! 


3 settimane fa' con il Puntel abbiamo scoperto che quando fa' veramente freddo gli sci non riescono neppure a scorrere sulla neve! Effettivamente ragionando perchè gli sci scivolano così facilmente sulla neve e non fanno altrimenti in un prato o sui sassi? no, non è solo una questione di rugosità! La pressione che applichiamo allo sci con il nostro peso ed la prima spinta che ci diamo permette, grazie al calore fornito dall'attrito delle solette, la formazione di una microscopica pellicola di acqua fra la soletta stessa e la neve e il conseguente scivolamento. In genere nelle Alpi c'è neve scorrevole e meno scorrevole ma mai avevo provato una neve così "frenante"! la scoperta ci ha costretto per qualche giorno a doverci spingere sia in salita che in discesa nei tratti più pianeggianti. Nonappena le temperature sono aumentate, senza nessuna nuova nevicata, gli hanno iniziato di nuovo a funzionare! 
Fra una bufera e l'altra, nonostante questi problemini di scivolamento e congelamento (!), nella settimana di pausa fra i due corsi ci siamo tolti delle belle soddisfazioni salendo grossomodo tutte le vette nei paraggi, a volte anche due in un giorno solo. Siamo anche riusciti a visitare l'ice cave del Longyebreen (il ghiacciaio dietro Longyearbyen)

La faccio breve e lascio parlare le immagini


partiamo dall'Ice Cave! di nuovo nelle viscere di un ghiacciaio:


autoscatto endoglaciale: Puntel, Pascale, Roby e Rick




due valtellinesi nel cuore di un ghiacciaio artico
 (foto R. Colucci)












Puntel in versione "omino michelin" al Tunabreen
(mentre io ero a Barentsburg)









Jonas verso il Trollstein






























la cresta finale per il Trollstein










la roccia di vetta è stata conquistata solo dal Puntel
(senza picca e ramponi con discesa in salto!)
ed è rimasta inviolata per qualche settimana!


























a "Le montagne Divertenti" non si rinuncia mai,
neppure a - 24° sul Trollstein (foto Puntel)

























sul plateau verso il Sakrofagen (foto Puntel)

























Longyearbyen dal Sakrofagen












Verso il Sukker Toppen











Longyearbyen













i risultati di pioggia e vento














L'avvenieristica struttura dell'UNIS













ombre nordiche















Adventdalen dal Sukker Toppen































L'ultimo giorno prima della partenza (del Puntel), siamo riusciti a salire per la prima volta il temuto Nordenskiöld Fjellet il 1049 m s.l.m. più freddo che abbia mai scalato. 
La vetta più alta della zona è rimasta per settimane sotto una nube orografica, poche volte è capitato di vederla completamente sgombra. Grazie alle giornate lunghe optiamo per una partenza intelligente dopo pranzo (alle 14.00, il Lodo sarebbe orgoglioso di noi!). Ci incamminiamo sotto una fitta nevicata materializzatasi all'improvviso, ma sappiamo che durerà poco, difatti dopo un oretta il sole torna a splendere. Il vento però ci massacra il volto nell'ultimo tratto di cresta tanto che Anna e Susanna devono fare un paio di stop per evitare dei congelamenti al viso. Il termometro segna - 24° ma le 'striache sono delle dure e non mollano. In breve fortunatamente superiamo il tratto peggiore e siamo in vetta dove il vento è meno fastidioso. Sembra di camminare in un mondo messo in un gigantesco freezer. La capannina meteo, gli ometti ed una piccola "cabin" sono completamente coperti da mezzo metro di neve ghiacciata. Il sole è basso sull'Isfjord che si può ammirare in tutto il suo splendore affacciandosi verso ovest. Increduli girovaghiamo per un po' cercando riparo nel lato sottovento della cabin con un enorme sorriso stampato in viso.


video dell'arrivo in vetta


Nordenskjold Fjellet 










































una casa da sogno per tutti i "freddofili" da divano...














foto Puntel






















tramonto verso l'Isfjord





1 commento:

  1. Ti invidio moltissimo! :-)
    Complimenti per l'avventura e le bellissime foto!
    Stefano

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